Il pareggio di bilancio non mette l’Italia al riparo dai mercati. L’attacco speculativo, avverte Raffaele Bonanni nel corso dell’Esecutivo Cisl, non è stato fiaccato. Un intervento radicale sul debito è ineludibile e non deve essere “disgiunto dall’individuazione di risorse per la crescita”.
“Per questo – spiega il segretario generale – è necessaria una tassa sui grandi patrimoni immobiliari e finanziari, che escluda le prime case”. Non c’è spazio, dunque, per ulteriori “tasse-bancomat sulle persone fisiche”. Altre risorse, osserva Bonanni, vanno reperite da una grande operazione di “cessione e privatizzazione del patrimonio immobiliare e mobiliare pubblico, comprese le società municipalizzate, che nel 2009 erano ben 731”. Una cessione ordinata e trasparente “allenterebbe le pressioni sul debito, perché renderebbe credibile la volontà politica di ridurlo”. Interventi di questa portata, secondo il leader della Cisl, richiedono un Governo di larghe intese, che superi lo stallo creato da un un bipolarismo inconcludente e litigioso.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)
