Dare forza ai lavoratori anche ai tempi della crisi è possibile e la Cisl ne è fermamente convinta. Basta usare gli strumenti giusti, primo tra tutti il secondo livello contrattuale. Non una soluzione teorica, come qualcuno cerca di sostenere, ma una vera risposta. Dalle parole ai fatti il passo è breve e allora ecco che il dipartimento Industria Cisl vara l’Osservatorio nazionale sulla Contrattazione di secondo livello (Ocsel) che entrerà a pieno regime e sarà aperto alla consultazione da parte di tutta l’organizzazione entro la metà di settembre.
Ad oggi Ocsel consta di 750 accordi ed è operativo da parte di oltre 90 soggetti referenti, appartenenti alle Federazioni nazionali di Categoria, alle Usr, alle Ust e alle categorie regionali e territoriali. L’Osservatorio non sarà un semplice archivio di accordi, ma un sistema integrato capace di offrire un supporto concreto all’attività contrattuale degli attori delle relazioni industriali e strumenti immediati di analisi dell’andamento della contrattazione. Inoltre l’Osservatorio permetterà di archiviare, memorizzare ed analizzare i dati contenuti negli accordi; attraverso un processo di scomposizione logica tradurrà e rielaborerà le informazioni in termini di dati; promuoverà e valorizzerà le buone pratiche di contrattazione. A tutto questo si aggiunge un’azione di monitoraggio e valutazione della qualità dell’evoluzione contrattuale.
Uno strumento moderno e innovativo capace di dare uno strategico supporto alla linea d’azione cislina come ci spiega Luigi Sbarra, segretario confederale Cisl e responsabile del dipartimento Industria. “I primi risultati acquisiti dall’Osservatorio sono incoraggianti: quasi 800 accordi sindacali di secondo livello caricati sulla piattaforma informatica in pochi mesi, una rete di circa 100 referenti tra federazioni e strutture orizzontali, destinata ad ampliarsi, l’opportunità di sviluppare ricerca avanzata ed approfondire temi contrattuali su oltre 100 voci – commenta Sbarra -. In un contesto complesso, quale quello in cui oggi viviamo, approcci contrattuali esclusivamente basati sull’intuito o sul fiuto rischiano di essere inadeguati e di relegare il nostro ruolo contrattuale a valle delle strategie d’impresa”.
Da qui il valore aggiunto dell’Osservatorio che per il segretario confederale Cisl consentirà di “andare con cognizione di causa alla verifica sul grado di sviluppo della contrattazione aziendale, territoriale, di gruppo” secondo quanto concordato negli accordi sul nuovo modello contrattuale. “La creazione dell’Osservatorio nazionale sulla contrattazione – conclude Sbarra – non risponde ad esigenze di immagine verso l’esterno, ma si pone, piuttosto, in termini di supporto e di servizio alle strutture ed agli operatori che fanno contrattazione. La Cisl, ancora una volta, non si limita alle felici intuizioni, ma dà gambe alle proprie proposte in termini di operatività e di supporto alle proprie opzioni di valenza strategica, come la contrattazione di secondo livello, sul rafforzamento e la qualificazione della quale si giocherà buona parte della sfida per il sindacato di essere un soggetto di innovazione e di rilancio del sistema Paese”.
(dal sito www.conquistedellavoro.it)