“La settantanovesima vittima in Italia in un cantiere edile nel 2011, la seconda nella provincia di Palermo dall’inizio dell’anno (nel 2010 erano state cinque), rappresentata il fallimento delle politiche di prevenzione degli infortuni soprattutto nei piccoli cantieri edili, dove il lavoratore è spesso solo e ricattabile e dove gli obblighi della sicurezza non vengono rispettati né fatti rispettare, né dalla impresa, né dal committente, né dagli organi preposti”. Lo riferiscono in un comunicato stampa i segretari delle organizzazioni sindacali degli edili palermitani di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Angelo Gallo, Salvatore Scelfo e Mario Ridulfo.
“Non accettiamo – dicono – che l’incidente in edilizia venga considerato un fatto naturale, quasi ineludibile. Occorre che tutti gli enti preposti si attivino per scongiurare questi fatti che sono quasi sempre il frutto di una scarsa o addirittura assente azione di prevenzione del rischio”. Venerdì mattina, alle ore 9,00, si terrà un presidio di protesta sotto la sede dell’ispettorato del lavoro di Palermo, in via maggiore Toselli, 34.