“Contrattare più tutele per realizzare la vera conciliazione tra vita e lavoro, un’opportunità per tutti” lo slogan adottato quest’anno dalla Cisl in occasione della Giornata Internazionale delle Donne per rilanciare, attraverso il sostegno alla Campagna pubblica della Confederazione Europea dei Sindacati (CES-Etuc).
La campagna è finalizzata all’approvazione della bozza di direttiva sull’equilibrio vita/lavoro dell’Unione Europea, l’impegno della Confederazione su un tema che non deve riguardare solo le donne lavoratrici ma tutti i lavoratori, condizione essenziale per promuovere l’occupazione femminile, la scelta di maternità e la condivisione dei carichi di cura in famiglia.
“Lo slogan che campeggia quest’anno sul Manifesto – hanno dichiarato il segretario confederale Giovanna Ventura e Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento Donne – vuole riprendere e rilanciare, attraverso il sostegno alla Campagna pubblica della Confederazione Europea dei Sindacati (CES-Etuc), finalizzata all’approvazione della bozza di direttiva sull’equilibrio vita/lavoro dell’Unione Europea, attualmente al Consiglio Europeo per la sua approvazione definitiva, l’impegno della Cisl su un tema che non deve riguardare solo le donne lavoratrici ma tutti i lavoratori, condizione essenziale per promuovere l’occupazione femminile, la scelta di maternità e la condivisione dei carichi di cura in famiglia.
Come ha detto il Segretario generale della CES, “quest’anno abbiamo un’opportunità unica per ottenere – attraverso il sostegno alla bozza di direttiva – miglioramenti significativi per la vita delle donne, delle lavoratrici e lavoratori in tutta Europa: nuovi congedi retribuiti di paternità e di cura, e il rafforzamento dei congedi parentali retribuiti. All’interno del Manifesto abbiamo voluto dare, inoltre, visibilità ad un’altra Campagna, quella indetta dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati (CSI-Ituc), a cui abbiamo aderito come Cisl e che termina proprio l’8 Marzo, per sollecitare il Governo a sostenere nelle sedi opportune l’adozione, quale strumento vincolante per i diversi paesi membri, della proposta di Convenzione/Raccomandazione dell’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) contro la violenza di genere nei luoghi di lavoro”, hanno concluso Ventura e Ocmin.