Oggi ricorre il 13esimo anniversario della scomparsa di Pino Virgilio, che ci ha lasciati improvvisamente nella notte del 10 ottobre 2008. A spezzare la vita dell’allora segretario generale aggiunto della Filca nazionale è stato un malore, mentre si trovava nella sua casa di Velletri; pochi giorni dopo avrebbe compiuto 50 anni. Ha lasciato la moglie Rosa e il figlio Giacomo.
“Pino era una persona unica – dichiara il segretario generale Enzo Pelle – sia da punto di vista umano che professionale. La sua passione, l’umanità, il senso di giustizia, la sua invidiabile preparazione, le intuizioni che hanno migliorato il settore e la vita degli edili hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della Filca, della Cisl e del sindacato in generale. La congruità, di cui si parla tanto in questo periodo, è una idea di Pino che grazie al pressing della Filca e della Cisl ora è legge. Così come il Durc e la Patente a punti, atri due strumenti di fondamentale importanza per la legalità del settore e la dignità dei
lavoratori. E poi le idee per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, le ’16 ore prima’ per la formazione obbligatoria in edilizia”.
“Sono già passati 13 anni dalla sua scomparsa, ma l’attualità del suo pensiero e la validità delle sue intuizioni dimostrano l’impegno, la preparazione e l’intuito di un grande sindacalista, di una persona speciale, che ha lasciato un vuoto incolmabile nella Filca e nella Cisl”, ha concluso Pelle.
La storia di Pino raccontata in prima persona (estratto da intervista rilasciata al prof. Vedovato)