Ci sono sette anni di appalti nel mirino della Procura di Genova, che anche a seguito di un esposto della Filca-Cisl provinciale, guidata da Paola Bavoso, ha disposto l’acquisizione di tutta la documentazione che riguarda gli interventi superiori a 400mila euro effettuati sulla rete del gas. Secondo l’accusa, infatti, ci sarebbero 68 scavi sospetti, per un totale di cinque milioni di euro, realizzati con materiale scadente. In alcuni casi, inoltre, le strade venivano aperte senza una vera necessità ma soltanto per ottenere facilmente denaro pubblico.
“Oggi – scrive in un comunicato la Filca-Cisl di Genova – possiamo dire che non parlavamo di fantasmi. Non c’è stata mai verità sulle ispezioni effettuate. L’unica realizzata è stata in via Venezia, a San Teodoro, dov’era stato rilevato un subappalto non denunciato, un lavoratore non regolare, scavi non a norma. Erano presenti anche due assessori, Carlo Senesi e Francesco Scidone. Da allora non ci stati altri controlli sui siti che avevamo segnalato. Di fatto, il tutto è stato occultato”.