Il progetto è quello indicato dall’ultimo congresso della Cisl: riorganizzare la rappresentanza sindacale unificando le federazioni di categoria con l’obiettivo di aver un sindacato sempre più forte nella prima linea. Il riferimento è il collaudato sindacato tedesco IG-BAU: 400mila arbeiter iscritti, oggetto di una recentissima visita a Berlino per capirne e conoscerne meglio l’esperienza. Fai (agroindustria) e Filca (costruzioni) del Veneto hanno intrapreso a passo deciso la strada per arrivare in tempi brevi ad una unica federazione che nella Cisl regionale peserà per il 20% degli iscritti tra i lavoratori (45mila i soci di partenza) con un corpo operativo che conta su almeno 1.000 delegati nelle aziende e 70 sindacalisti nel territorio. Fa parte di questo percorso l’appuntamento di mercoledì prossimo, 9 luglio, quando circa 500 operai ed impiegati che compongono i Consigli direttivi delle due federazioni sindacali si incontreranno con Raffaele Bonanni al Move Hotel di Mogliano Veneto.
“La manifestazione è un ulteriore passo, a livello regionale, di questo grande, importante processo di unificazione delle due categorie, in atto a tutti i livelli”, ha dichiarato Salvatore Scelfo, segretario nazionale della Filca, che parteciperà ai lavori. “La nascita della nuova federazione sarò particolarmente importante in Veneto, regione nella quale le due categorie, insieme, contano circa 45mila associati e una lunga tradizione di associazionismo e attività sul territorio”.
“Sarà un incontro diretto, con i delegati che interrogheranno Bonanni sui temi del lavoro, della previdenza, dello sviluppo e anche sul sindacato ed il suo ruolo” conferma Salvatore Federico, segretario Filca Cisl “ma sarà anche un impulso a proseguire con determinazione verso l’unificazione che è stata sostenuta con forza proprio dal Segretario Generale della Cisl”. Nella nuova federazione confluiranno i lavoratori di settori “primari” per l’economia in tutti i Paesi del mondo come l’agricoltura, la produzione alimentare, le costruzioni. Tutti ben presenti in Veneto che vanta eccellenze sia nella filiera agroalimentare (che in questi anni ha aumentato l’occupazione: 2.700 dipendenti in più rispetto al 2008) che una tradizione di imprese costruttrici di livello nazionale ed internazionale e di importanti distretti del mobile, la cui occupazione è stata invece falciata dalla crisi (oltre 40.000 posti di lavoro persi).
“Considerando la complessità che dobbiamo rappresentare abbiamo definito un modello organizzativo sindacale innovativo – aggiunge Onofrio Rota, segretario Fai Cisl e spiega che “ci sarà chi si occuperà della contrattazione (è presente sia quella territoriale: edili e lavoratori agricoli, che aziendale: industria alimentare, del mobile e dei prodotti da costruzione) e chi invece di bilateralità e tutela individuale (Casse Edili, mutue agricole, fondi pensione, ecc.) che ha un sua particolare rilevanza visto la grande frammentazione del lavoro”.
Ai lavori parteciperà anche il segretario nazionale della Fai, Claudio Risso.