Prove tecniche di matrimonio per la Fai e la Filca Cisl del Friuli Venezia Giulia, impegnate nel primo consiglio generale congiunto, alla presenza del nazionale Filca Domenico Pesenti e del segretario Cisl Fvg, Giovanni Fania. Nella profonda riorganizzazione che sta investendo tutto il Sindacato, le categorie del legno e dell’edilizia, da una parte, e dell’agroalimentare, dall’altro, si avvicinano all’altare, con un primo importante appuntamento unitario, in vista del congresso di unificazione in programma per il prossimo ottobre. Alla base dello sposalizio, tante ragioni – su tutte l’associazionismo delle due federazioni – e un obiettivo comune, avendo a disposizione più operatori “sul campo” e meno dirigenti: costruire una grande categoria – che in Friuli Venezia Giulia rappresenterà oltre 9mila lavoratori iscritti – impegnata su alcuni grandi temi di “filiera”: lo sviluppo sostenibile, la responsabilità sociale di aziende e territorio, il welfare, la legalità, ma anche nuovi incentivi al lavoro come, ad esempio, la green economy.
IL DOCUMENTO CONCLUSIVO
In un momento di fortissima crisi – basti pensare al crollo dell’edilizia (- 5.500 addetti in 5 anni o, ancor peggio, a quelli del legno) – unire le forze diventa fondamentale, così come investire sul territorio più risorse di uomini in grado di aiutare e tutelare i lavoratori. “Il nostro compito – sintetizza il segretario nazionale della Filca Cisl, Domenico Pesenti, ospite del consiglio – è quello di ricostruire nel Paese una forte coesione sociale, di ridare dignità al lavoro e alla produzione, diffondendo al contempo una democrazia veramente partecipativa”.
(dal sito della Cisl Friuli Venezia Giulia)