BONANNI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SULLA STORIA DELLA FILCA

BONANNI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO SULLA STORIA DELLA FILCA

Roma
Il volume è stato curato da Giuseppe Vedovato per la fondazione Pastore.
Un pizzico di amarcord e tanto tanto senso di appartenenza. La presentazione del libro “Da ‘figli di un dio minore’ a protagonisti della partecipazione” – Storia della Filca, la federazione delle costruzioni e del legno della Cisl, è stata sia un’occasione per incontrare vecchi amici, come l’hanno definita in tanti, sia per progettare il futuro dell’organizzazione. Il volume, 386 pagine, edito da Franco Angeli e curato da Giuseppe Vedovato per la Fondazione Pastore, racconta le tappe più importanti che hanno segnato questa grande organizzazione sindacale, dalle origini agli ultimi eventi. Alla presentazione sono intervenuti i vertici della Filca e gli ex segretari generali Carlo Mitra, Cesare Regenzi e Raffaele Bonanni. Assenti per impegni, invece, Natale Forlani, Nino Pagani e Giancarlo Pelachini. Il senso dell’iniziativa è nelle parole di Bonanni: “Sono sinceramente emozionato”, ha esordito. “Questo libro racconta una storia, quella della Filca, che è stata fatta da tutti noi insieme!”. Bonanni ha poi sottolineato il ruolo della Filca nel sindacato e nella Cisl: “Se oggi esiste la sussidiarietà sindacale – ha detto il leader della Cisl – è proprio grazie alle costruzioni, e quindi al ruolo fondamentale svolto da questa federazione. Altra felice intuizione della Filca è stato il Durc, il Documento Unico di Regolarità Contributiva. Uno strumento talmente efficace da essere stato esteso a tutti gli altri settori”. La forza della Filca è emersa anche dalle parole dell’autore del libro: “La Filca – ha sottolineato Vedovato – ha vinto la battaglia della sua minorità. Dopo anni in cui è stata relegata ai margini, la Filca non solo ha un chiaro protagonismo nel suo settore, ma ha una grande capacità propulsiva nella Cisl e addirittura ha ottenuto, con Domenico Pesenti, la presidenza della Fetbb, la federazione europea degli edili”. Vedovato ha messo in luce le difficoltà legate alla reperibilità dei documenti. “Una grossa mano – ha confidato – mi è stata data dagli articoli pubblicati sin dal 1948 su Conquiste del Lavoro”. Significativo anche l’intervento di Domenico Pesenti, segretario generale della Filca: “La storia della nostra organizzazione ha come filo conduttore la figura del socio, centro e motore dell’associazione sindacale. È la storia di tante persone che hanno creduto nella promozione dell’individuo attraverso l’impegno, il lavoro, le sue relazioni e le sue conquiste. Persone che non hanno scelto forme di tutela corporative, ma hanno voluto costituire una forza democratica al servizio dei lavoratori e del paese. Una forza che è diventata un modello grazie ai pilastri dell’azione della Filca: la mutualità, la gestione del mercato del lavoro, il secondo livello di contrattazione, la bilateralità, la formazione”. Michele Colasanto, sociologo e presidente della Fondazione Pastore, ha evidenziato la gestione duale applicata nell’edilizia, esaltando il rapporto prolifico tra le organizzazioni sindacali di categoria e la controparte. Infine lo storico Vincenzo Saba, uno dei fondatori della Cisl, ha ricostruito attraverso date e nomi le prime esperienze di federazione degli edili, consegnando poi a Bonanni e Pesenti la copia di un documento che è una vera chicca: uno scritto introvabile di Felice Quaglino, primo segretario della Fiae, la Federazione Italiana Arti Edilizie, costituita nel febbraio del 1900.
Foto: un momento della presentazione del libro.
Da sinistra: Carlo Mitra, Raffaele Bonanni, Pino Virgilio e Domenico Pesenti
preslibr
 
 

 

 

Vanni Petrelli

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